Enciclopedia giuridica del praticante

 

Domande e risposte

D L'adempimento di una obbligazione fatto da un debitore incapace é valido ?

R. Sì, per l'art.1191 é valido . a meno che non si tratti di obbligazione naturale. In tal caso l'incapace può ripetere quanto pagato.

D. Che sono le obbligazioni naturali ?

R. Sono obbligazioni dettate solo dalla morale e dal buon vivere nella società. Le obbligazioni che anscono dal gioco ne sono il tipico esempio. Il creditore di un'obbligazione naturale non ha azione per costringere il debitore al suo paagmento. Ma chi ha eseguita la prestazione oggetto di tali obbligazioni può chiederne la restituzione solo a due condizioni : primo che l'adempimento non fosse spontaneo ( ad esempio fosse fatto in seguito a violenza ); secondo, che egli, fosse incapace ( ad esempio, fossse minore di età ).

D. Il creditore può rifiutare l'adempimento di un terzo ?

R. Ai sensi dell'art. 1180 , può rifiutarlo solo a due condizioni : prima che egli abbia interesse che l'obbligazione sia adempiuta direttamente dal debitore ;seconda, che il debitore gli ha manifestata la sua opposizione.

D. Il debitore può nell'adempimento valersi dell'opera di etrzi ?

R Sì, purché la prestazione sia fungibile. Questo é ad esempio il caso del titolare di un'officina che delega a un suo lavoratore subordinato la riparazione di un'auto. Però, per l'articolo 1228, il debitore risponde edi fatti colposi o dolosi dei terzi che lui ha chiamato a collaborare nell'adempimento della obbligazione.

D. E' valido il pagamento fatto a un terzo e non al creditore ?

R. E' valido se il terzo é un rappresentante del creditore ( ad esempio,chi esercita la responsabilità genitoriale su di lui ), o é una persona indicata dal creditore o autorizzata dalla legge o dal giudice a ricevere il pagamento.

D. Chi é legittimato a ricevere il pagamento?

R Per l'articolo 1188 sono legittimati a ricevere il pagamento, oltre naturalmente, il creditore stesso, il suo rappresentante, la persona da lui indicata a ricevere il pagamento, la persona a ciò autorizzata dal legge o dal giudice.

D Il debitore Cornelio paga a chi non é legittimato a ricevere il pagamento. Quid iuris ?

R. In tal caso il pagamento non libera il debitore a meno che : il creditore non ratifichi il pagamento ; il creditore non profitti del pagamento ( Cornelio paga alla moglie del creditore che consegna quanto ricevuto al marito ); il pagamento sia fatto al “creditore apparente” ( art.1189 ) cioé a chi appariva legittimato a riceverlo in base a circostanze univoche ( ad esempio, il pagamento é fatto a chi era dietro la cassa del negozio senza che nessuno obiettasse nulla ) e, inoltre, il debitore prova la sua buona fede.

D. Quando si ha pagamento con surrogazione ?

R Quando chi paga subentra al creditore nei diritti che questi aveva in conseguenza del suo credito ( diritto al pagamento, diritto d'ipoteca o di pegno....).

D Quando si ha surrogazione del creditore ?

R. Si ha surrogazione del creditore alcune colte per volontà del creditore e del debitore, altre volte per volontà diretta della legge, a prescindere cioé da una volontà del creditore e del debitore.

D. Quando il creditore può surrogare un terzo, cioé può far subentrare un terzo nei suoi diritti ?

R. La surrogazione di un terzo per volontà del creditore produce effetto a condizione che : sia fatta a favore del terzo che effettua il pagamento , avvenga contemporaneamente al pagamento e sia fatta in modo espresso ( art. 1201 ).

Evidentemente se si realizzano le condizioni suddette, la surrogazione per volontà del creditore opera come una cessione di credito e a lei si applicano le norme sulla cessione di credito ( ad esempio la norma che subordina la efficacia della cessione di un credito alla sua notifica al debitore o alla sua accettazione ).

D.E se tali condizioni non si realizzano in parte o in toto ?

R. Vorrà dire che il terzo potrà ripetere quel che ha pagato solo se sussistono i presupposti dell'indebito arricchimento del debitore e senza avere le garanzie che assistevano il credito.

D. Quando il debitore può surrogare un terzo al creditore ?

R. Il debitore, a prescindere dal consenso del creditore , può surrogare un terzo al creditore, cioé può farlo subentrare nei diritti del creditore a condizione che : 1) il terzo gli abbia dato un mutuo ; 2) questo mutuo sia destinato al pagamento del debito; 3) il debito sia effettivamente pagato.

Secondo la interpretazione migliore sussistendo tali elementi la surroga si realizza nei confronti del debitore, del creditore, del mutuante. Perché si realizzi anche nei confronti di terzi ( ad esempio, degli altri creditori che hanno iscritto ipoteca di grado inferiore a quella che garantiva il credito e che verrebbero danneggiati se un'ipoteca fatta a garanzia di un nuovo debito del loro debitore prendesse grado anteriore alla loro, in spregio all'art. 2852 ) occorre altresì che : 1) che il mutuo e la quietanza del pagamento del debito risultino da atto avente data certa ; 2) che nell'atto di mutuo sia espressamente indicata la specifica destinazione della somma mutuata al pagamento del debito ; 3) che nella quietanza si riporti la dichiarazione del debitore che la somma usata per il pagamento del debito é quella stessa ricevuta a mutuo. L'articolo 1202 fa obbligo al creditore di inserire la dichiarazione nell'atto di quietanza.

D. Quando la surrogazione si verifica di diritto a precsindere cioé da una espressa dichiarazione di volontà in tal senso del credito o del debitore ?

R. La surrogazione di diritto c.d. surrogazione elgale oltre che negli altri casi stabiliti da specifiche disposizioni di legge, nei seguenti quattro casi previsti dall'articolo 1203:

1) a vantaggio di chi, essendo creditore anche solo chirografario, paga un altro creditore che ha diritto di essergli preferito in ragione dei suoi privilegi, del suo pegno o delle sue ipoteche;

2) a vantaggio dell'acquirente di un immobile che, fino alla concorrenza del prezzo di acquisto, paga uno o più creditori a afvore dei quali l'immobile é ipotecato;

3) a vantaggio di colui, che essendo tenuto con latri o per altri al paagemnto del debito,aveva interesse a soddisfarlo;

4) a vantaggio dell'erede con beneficio di inventario, che paga con danaro proprio i debiti ereditari.

Caio é creditore di 100 e Sempronio si offre di pagargli solo cinquanta : Caio può rifiutare il pagamento.

R Sì, l'articolo 1181 gli dà la possibilità di accettarlo come acconto ma anche di rifiutarlo .

Però la legge cambiaria e sull'assegno impone al creditore di accettare anche un pagamento parziale.

Quando si ha la c.d. “dazione in pagamento ?

R Si ha quando il debitore si libera eseguendo una prestazione diversa da quella che é oggetto della sua obbligazione.

L'articolo 1197 subordina l'effetto liberatorio della “dazione” alle seguenti due condiizoni: prima, che il creditore accetti di considerare estinta l'obbligazione con la dazione delle diversa prestazione; seconda, che questa diversa prestazione sia effettivamente eseguita.

D.- Entro che termine il debitore deve eseguire la sua prestazione ?

R.- Il debitore veve eseguire la prestazione immediatamente su semplice richiesat del creditore se : a meno che la fissazione id un termine sia neecssaria eil termine sia rimesso alla decisione del debitore. Casi questi in cui il termine viene fissato dal giudice.

Se un termine é fissato bisogna distinguere se é fissato a favore del debitore, o del creditore o di entrambi

Se il termine é fissato a favore del debitore il creditore non può chiedere l'adempimento prima di tale termine; però il debitore può adempiere prima di questo.

Se il termine é fissato a favore del creditore, il debitore non può liberarsi pagando prima del termine, ma il creditore ha diritto di chiedere l'adempimento prima di questo termine.

Se il termine é fissato a favore sia del debitore che del creditore, questi non può chiedere il pagamento prima della scadenza ( e qui il termine gioca afavore del debitore ) e può rifiutare il pagaemnto prima della scadenza ( e qui il termine gioca a suo afvore, cioé a afvore del creditore ).

Il termine se non risulta per chi é favore si presume sia a favore del debitore. ( art. 1184 ).

D Mettiamo che il termine sia a favore del debitore ma questi divenga insolvente o non abbia dato le garanzie promesse o anche l'abbia diminuite . Quid iuris ?

R.- In un tal caso per l'articolo 1186 il creditore potrà chiedere l'immediato pagamento.

D.-Dove deve essere adempiuta una obbligazione ?

R Se il luogo dell'adempimento non risulta dal titolo o dalla legge o anche dalla natura della prestazione ( é chiaro che l'obbligo di dare il bianco a una casa dovrà essere adempiuto dovè la acsa ) valgono le seguenti ergole dettate dall'articolo 1182.L'obbligazione di consegnare una ocsa certa e determinata va adempiuta dove si trovava la cosa quando l'obbligazione é nataL'obbligazione avente ad oggetto una somma di danaro deve essere adempiuta al domicilio che il creditore ha al etmpo della scadenza.

Negli altri casi va adempiuta al domicilio che il debitore ha al momento della scadenza.